Reykjavik


Reykjavik

giro a nord di Reykjavík, e nel pomeriggio un vulcano ha deciso di riattivarsi…

salendo lungo la 208 verso Landmannalaugar, un posto indescrivibile a parole con montagne colorate, campi di lava, fumarole. Poi ridiscesi verso Reykjavík passando dalla 225 e la 32.

e oggi da nord a sud sulla F26 (Sprengisandsleið), la F-Road più lunga in Islanda. Questa strada è praticamente deserta, a seconda dei tratti, la guida su questa strada non è una passeggiata, soprattutto più ci si addentra verso zone più remote. Lungo la F26 ci sono diversi guadi di diverse dimensioni, oggi erano tranquilli

da sud a nord passando per la F35 (Kjalvegur) e deviazioni su Hveradalir dove la varietà di paesaggi e colori è qualcosa di sublime, si passa dal nero della lava e il bianco dei ghiacciai al rosso e arancione delle montagne di riolite, punteggiate da sfumature bianche, gialle e verdi rilasciate dall’attività geotermica. Fumarole, geyser …

giro della penisola di Snæfellsnes per poi passare da Reykjavík a cambiare l’auto per l’entroterra nei prossimi giorni e andati fino all’inizio della F35.

Fiordi Occidentali, cascata di Dynjandi, poi con il traghetto da Brjánslækur a Stykkishólmur sulla penisola di Snæfellsnes.

uscita in barca per vedere le balene, viste 6 megattere. Risaliti verso ovest lungo il fiordo fino a Isafjörður

Penisola di Vatnsnes, le spettacolari cascate di Kolugljúfur e da Staðarskáli a Hólmavík, un itinerario che costeggia vasti fiord

La cascata Goðafoss, Akureyri e la penisola di Tröllaskagi con la vasta catena montuosa purtroppo nella nebbia